Ciao Cristophe

“Se fossi stato felice non avrei giocato a rugby e forse avrei fatto cose molto più stupide. Il rugby mi ha permesso di capire molte cose: rispettare la vita, le persone, te stesso, con valori di umiltà e combattimento. Sono stato aggressivo e l’ho messo al servizio di un collettivo. Oggi ho molta più saggezza e maturità”

Ciao Cristophe, con queste tue parole voglio salutarti perché, se è vero che un rugbista non muore mai ma al massimo passa la palla, è pur sempre un rugbista in meno al mondo.

Ed è un mondo un po’ peggiore con un rugbista in meno, lasciatemelo dire.

Perché si, i rugbisti sono diversi, non sono i soliti giocatori di uno sport ma sono quelle persone che si danno anima e corpo nella vita. Si donano. Il corpo di un rugbista è un corpo donato al mondo, alla vita, alla fatica, al rispetto. L’anima di un rugbista ha impresso nel suo profondo la parola sacrificio. Sacrificio quando sai che sul campo devi difendere, devi attaccare, devi sostenere. Sacrificio quando esci dal campo e devi mandare giù le cose che sono successe nel campo perché la battaglia è finita. Sacrificio quando ti fai la doccia, togli il nastro e le legature, ti spogli per tornare nel mondo reale dopo la lotta. Sacrificio quando il sabato segni il campo, quando pulisci lo spogliatoio.

Sacrificio perché fai fatica durante gli allenamenti in settimana. Sacrificio al lavoro perché sei abituato a lavorare insieme e a non fare il furbo.

Sacrificio quando non puoi giocare, e stai in silenzio, perché li fuori c’è una brutta bestia che ti costringe a fermarti con tutti gli altri rugbisti.

Cristophe non c’è più, è un mondo un po’ peggiore, ma io spero che da domani ci siano altri rugbisti che possano rendere questo mondo un po’ migliore. Perchè se, quando esci dal campo, smetti di essere un giocatore di rugby, quel sacrificio che hai impresso nell’anima ti rimane addosso anche al lavoro e in famiglia, anche nella vita di tutti i giorni. E lo vedi negli occhi di un rugbista.

Ciao Cristophe, che la tua dipartita sia per tutti noi un insegnamento per “rispettare la vita, le persone, te stesso, con valori di umiltà e combattimento”.

Au revoir, Cristophe.

Pubblicato da pietroreste

Educatore, Formatore, Antropologo per curiosità e necessità, padre in costruzione, rugbista...

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