L’attesa

Oggi niente allenamenti, aspettiamo le indicazioni della regione, del ministro, della FIR e di tutti quelli che possono darci una risposta seria. Attendiamo, ma l’attesa è un tempo incerto, a volte pieno di dubbi, un tempo che destabilizza se non si sa come gestirlo.

Il rugby non è uno sport noto per l’attesa, colpisce sempre tutto il movimento che esiste in campo. In realtà all’interno di questo sport l’attesa, come sempre, è uno dei momenti in cui possiamo ottenere grandi risultati. Un giocatore di rugby deve saper attendere il momento per attaccare la difesa nel punto giusto, costruendo molte fasi di gioco con tutta la squadra. Deve saper attendere prima dell’ingresso in campo, trovando la concentrazione giusta. Deve saper attendere la costruzione di un gruppo, che magari avverrà nel tempo. Un rugbista deve saper attendere i risultati di un lungo lavoro, impegnandosi sempre, con sacrificio.

E dobbiamo saper attendere che tutti i bambini che alleniamo trovino il loro spazio, il loro tempo e il loro posto in campo perché noi, come allenatori, non possiamo farci molto, dobbiamo solo perseverare nell’attesa e nell’impegno.

Pubblicato da pietroreste

Educatore, Formatore, Antropologo per curiosità e necessità, padre in costruzione, rugbista...

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